Nello specifico la Scuola Secondaria di I Grado Bonifacio VIII approfondisce e completa il percorso intellettuale e l’orientamento educativo perseguito nella Scuola Primaria, favorendo nello studente l’acquisizione del metodo di studio, il consolidamento di capacità critiche, la padronanza dei diversi linguaggi comunicativi. Valorizza le identità personali, culturali, sociali e religiose degli alunni e per questo attua la personalizzazione dei percorsi formativi.
L’alunno viene accompagnato dagli educatori nel suo percorso di crescita attraverso le varie fasi di apprendimento e di sviluppo della sua personalità, grazie alla continuità che viene offerta nei vari settori, al curricolo di Istituto in verticale che garantisce la coerenza e la condivisione dei processi di apprendimento dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di primo grado, alla metodologia utilizzata che valorizza le capacità di ciascuno nel rispetto delle sue capacità e dei suoi ritmi di crescita.
L’esperienza dell’accompagnamento può essere sperimentato dal bambino e dal giovane come un vero e proprio servizio alla sua persona, riconosciuto come valore centrale della relazione educativa. Si ha inoltre particolare cura, a vari livelli e tenendo conto dell’età degli alunni, di educare al senso e all’azione sociale, con numerose proposte di attività di aiuto e di solidarietà, tanto in Italia quanto in Paesi in via di sviluppo.
Inoltre, tenuto conto dei diversi bisogni formativi di una società connotata dalla globalizzazione, dalla crescita esponenziale dei saperi, dall’automazione, dall’utilizzo delle tecnologie in ogni professione, dalla interdipendenza dei processi produttivi, dalla dominanza del capitale finanziario, la nostra Scuola propone un progetto fondato sulle discipline classiche, ma costruito anche sui saperi di carattere scientifico, tecnologico e linguistico.
La Scuola Secondaria di primo grado costituisce la scuola dell’orientamento e della formazione integrale, valorizza le identità personali, culturali, sociali e religiose degli alunni e per questo attua una personalizzazione dei percorsi formativi.
È nella Scuola Secondaria di primo grado che gli alunni cominciano a costruisce le loro competenze attraverso uno studio sistematico di tipo disciplinare, interdisciplinare e multidisciplinare che favorisce la ricerca, l’attività laboratoriale, il lavoro di gruppo e l’operatività.
La Scuola Secondaria di primo grado “Bonifacio VIII” sente ancora di più questa responsabilità all’interno del curriculum d’Istituto e in continuità con la scuola primaria.
Con professionalità e competenza il personale è impegnato, in stretta collaborazione con le famiglie e attento alle esigenze di ogni studente, a offrire un serio percorso di crescita umana e accademica in un clima sereno e di grande disponibilità.
La formazione proposta va oltre la trasmissione di semplici nozioni.
Si preoccupa di curare l’intelligenza sviluppando il pensiero critico, di educare alla libertà nella responsabilità e rispetto degli altri, di curare la crescita affettiva e sociale dei ragazzi favorendo atteggiamenti di solidarietà.
La nostra Scuola si propone di:
Curare la crescita umana e accademica in un clima sereno e di grande disponibilità;
Sviluppare il pensiero critico degli studenti;
Educare alla libertà nella responsabilità e nel rispetto degli altri;
Curare la crescita affettiva e sociale dei ragazzi favorendo atteggiamenti di solidarietà.
Il nostro progetto educativo quindi avrà significato soltanto se riuscirà a formare il giovane alla ricerca della verità e allo sviluppo della cultura.
La verità è quella che si raggiunge faticosamente attraverso un'onesta ricerca personale, insieme e nel rispetto degli altri, nella pari dignità tra uomo e donna, senza distinzioni di sesso, razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali e di cultura, come recita la Costituzione della nostra Repubblica.
Lo sviluppo della cultura richiede non solo creatività, assimilazione, ma soprattutto misura ed equilibrio ponderato.
Programmazione didattica
Le Indicazioni nazionali per il curricolo indicano ciò che un ragazzo deve saper essere e saper fare quale persona integrale e cittadino del domani a pieno titolo, grazie all’offerta educativa e formativa della scuola e all’azione coordinata e sinergica della scuola e della famiglia. Delineano, pertanto, un profilo educativo e culturale dello studente alla fine della scuola secondaria di I grado.
In sintesi, ai sensi delle su accennate indicazioni, i ragazzi al termine del percorso della scuola media di I grado, sono posti in condizione di:
riconoscere e gestire i diversi aspetti della propria esperienza emotiva e razionale, nella consapevolezza, proporzionata all’età, della loro interdipendenza e integrazione nell’unità della conoscenza razionale che ne costituisce il fondamento;
abituarsi a riflettere con spirito critico, sia sulle affermazioni in genere sia sulle considerazioni necessarie per prendere una decisione;
distinguere, nell’affermare in modo logico i vari argomenti, il diverso grado di complessità che li caratterizza, quale ad esempio può presentarsi nel discorrere quotidiano rispetto al trattare temi di natura letteraria, o di valenza tecnica, o di problematica religiosa avvertendo perciò la necessità di un accostamento linguistico e di pensiero diverso, senza per altro perdere mai l’aggancio con il senso della realtà e del mondo personale, sociale e naturale circostante;
concepire liberamente progetti di vario ordine dall’esistenziale al tecnico che li riguardino e tentare di attuarli nei limiti del possibile, nella consapevolezza gradualmente acquisita dell’inevitabile scarto tra concezione ed attuazione, tra risultati sperati e risultati ottenuti;
avere gli strumenti di giudizio proporzionalmente sufficienti per valutare se stessi, le proprie azioni, i fatti e i comportamenti individuali, umani e sociali degli altri, alla luce di parametri derivati dai grandi valori spirituali che ispirano la convivenza civile;
avvertire interiormente, sulla base della coscienza personale, la differenza tra il bene e il male ed essere in grado, perciò, di orientarsi nelle scelte di vita e nei comportamenti sociali e civili;
essere disponibili al rapporto di collaborazione con gli altri, per contribuire con il proprio apporto personale alla realizzazione di una società migliore;
avere consapevolezza, sia pure adeguata all’età, delle proprie inclinazioni naturali, attitudini, capacità a riuscire in conformità a esse, ad immaginare e progettare il proprio futuro, predisponendosi a gettare le basi con appropriate assunzioni di responsabilità;
porsi le grandi domande sul mondo, sulle cose, su di sè e sugli altri, sul destino di ogni realtà, nel tentativo di trovare un senso che dia loro unità e giustificazione, consapevoli tuttavia dei propri limiti di fronte alla complessità e all’ampiezza dei problemi sollevati.
Nella programmazione d’inizio d’anno si farà riferimento alle Nuove Indicazioni nazionali per il Primo Ciclo circa la definizione degli obiettivi e delle competenze in collegamento con la Scuola Primaria e con la Scuola Secondaria di Secondo Grado secondo la progettazione curricolare d’Istituto che prevede la verticalizzazione del sapere attraverso l’istituzione di specifici dipartimenti disciplinari:
Dipartimento cultura: italiano, storia, arte e immagine, musica, religione, diritto (Proff., Centanni, Colantoni, Reali, Belli, Tommasi, Florent, Arganelli);
Dipartimento linguistico: inglese, spagnolo.(Proff. Fiorini, Scuderi, Iribarren);
Dipartimento tecnico-scientifico: matematica, scienze, geografia, tecnologia, informatica, scienze motorie. (Proff. De Luca, Proietto, Parlanti, Tommasi, Evangelisti, Fenicchia);
Mission educativa
Dall'a.s. 2013/14 la scuola cattolica diocesana è gestita dalla Fondazione “Bonifacio VIII".
La Fondazione Bonifacio VIII, attraverso l’Istituto Paritario costituito dalla Scuola Primaria “Mons. Luigi Belloli”, dalla Scuola Media “Bonifacio VIII” e dal Liceo Classico, Scientifico e Scientifico Internazionale “Leoniano”, intende promuovere nei giovani la passione e l’emozione per la conoscenza (passione come madre del pensiero, emozione come madre della conoscenza). Da qui la necessità di promuovere forme e spazi di socializzazione animati dal desiderio di creare legami sociali e di pensiero, di dar vita ad un’educazione capace di essere custode non solo della conoscenza ma anche della speranza. L’obiettivo finale è quello di contribuire alla formazione integrale della persona nella sua interrelazione sociale ispirandosi al vangelo. Educazione come “Capolavoro della speranza” (cfr. Lettera di Natale 2009 di Mons. Loppa, vescovo della diocesi di Anagni-Alatri).
Il nostro progetto educativo avrà significato soltanto se riuscirà a spingere il giovane alla ricerca della verità e allo sviluppo della cultura. La verità è quella che si raggiunge faticosamente attraverso un’onesta ricerca personale, insieme e nel rispetto degli altri, nella pari dignità tra uomo e donna, senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali, di cultura, come recita la Costituzione della nostra Repubblica. Lo sviluppo della cultura richiede non solo creatività, assimilazione, ma soprattutto misura ed equilibrio ponderato.
Vogliamo aiutare i giovani, i vostri/nostri figli a “crescere in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini”. 2.1 Una scuola per