Nella scuola del primo ciclo la progettazione didattica, mentre continua a valorizzare le esperienze con approcci educativi attivi, è finalizzata a guidare i ragazzi lungo percorsi di conoscenza progressivamente orientati alle discipline e alla ricerca delle connessioni tra i diversi saperi.
Oggi l'apprendimento scolastico è solo una delle tante esperienze di formazione che i bambini e gli adolescenti vivono e per acquisire competenze specifiche spesso non vi è bisogno dei contesti scolastici. Ma proprio per questo la scuola non può abdicare al compito di promuovere la capacità degli studenti di dare senso alla varietà delle loro esperienze, al fine di ridurre la frammentazione e il carattere episodico che rischiano di caratterizzare la vita dei bambini e degli adolescenti.
Il paesaggio educativo è diventato estremamente complesso.
L'impegno dei docenti e di tutti gli operatori della scuola, con particolare attenzione alle disabilità e ad ogni fragilità, richiede altresì la collaborazione delle formazioni sociali, in una nuova dimensione di integrazione fra scuola e territorio, per far sì che ognuno possa "svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società" (articolo 4 della Costituzione).
Una molteplicità di culture e di lingue sono entrate nella scuola. L’intercultura è già oggi il modello che permette a tutti i bambini e ragazzi il riconoscimento reciproco e dell'identità di ciascuno. La scuola raccoglie con successo una sfida universale, di apertura verso il mondo, di pratica dell'uguaglianza, nel riconoscimento delle differenze.
La diffusione delle tecnologie di informazione e di comunicazione è una grande opportunità e rappresenta la frontiera decisiva per la scuola.
Si tratta di una rivoluzione epocale, non riconducibile a un semplice aumento dei mezzi implicati nell'apprendimento. La scuola non ha più il monopolio delle informazioni e dei modi di apprendere. Le discipline e le vaste aree di cerniera tra le discipline sono tutte accessibili ed esplorate in mille forme attraverso risorse in continua evoluzione.
Sono chiamati in causa l'organizzazione della memoria, la presenza simultanea di molti e diversi codici, la compresenza di procedure logiche e analogiche, la relazione immediata tra progettazione, operatività, controllo, tra fruizione e produzione. "Fare scuola" oggi significa:
mettere in relazione la complessità di modi radicalmente nuovi di apprendimento con un'opera quotidiana di guida, attenta al metodo, ai nuovi media e alla ricerca multidimensionale;
curare e consolidare le competenze e i saperi di base irrinunciabili, perché sono le fondamenta per l'uso consapevole del sapere e perché rendono effettiva la possibilità di apprendimento nel corso di tutta la vita.
formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale, affinché possa affrontare positivamente l'incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e futuri. La scuola è chiamata a realizzare percorsi formativi sempre più rispondenti alle inclinazioni personali degli studenti, nella prospettiva di valorizzare gli aspetti peculiari della personalità di ognuno.
far sì che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per apprendere a selezionare le informazioni;
promuovere negli studenti la capacità di elaborare metodi e categorie che siano criterio e verifica negli itinerari personali;
favorire l’autonomia di pensiero degli studenti, orientando la propria didattica alla costruzione di saperi a partire da concreti bisogni formativi.
La scuola realizza appieno la propria funzione pubblica impegnandosi, in questa prospettiva, per il successo scolastico di tutti gli studenti, con una particolare attenzione al sostegno delle varie forme di diversità, di disabilità o di svantaggio.
Questo comporta saper accettare la sfida che la diversità pone in entrambi i casi con la finalità sancita dalla nostra Costituzione di garantire e di promuovere la dignità e l'uguaglianza di tutti gli studenti "senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali" e impegnandosi a rimuovere gli ostacoli di qualsiasi natura che possano impedire "il pieno sviluppo della persona umana".
Nell’aderire alla proposta ministeriale di approfondire sempre di più le tematiche connesse all’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”, il nostro Istituto riafferma la Mission della scuola a favore della formazione alla cittadinanza responsabile, nel quadro delle competenze sociali e civiche raccomandate dall’Unione Europea.
La formazione didattica degli alunni è affidata ai docenti sotto la supervisione dei Coordinatori Didattici/Presidi.
Per gli alunni colpiti da gravi patologie e impediti a frequentare per un periodo di almeno trenta giorni, l’Istituto organizza interventi formativi a domicilio come previsto dalla normativa vigente.
La valutazione e l’autovalutazione sono parte integrante della formazione e insegnano agli alunni a misurarsi con sé stessi, con le proprie aspettative e a fare i conti con la realtà e la loro capacità di maturare di fronte alle difficoltà.
È cura degli educatori sostenere la fede, elemento costitutivo della persona umana, negli alunni a noi affidati, in un’età in cui gli insegnamenti ricevuti o diventano patrimonio personale o sono destinati a perdersi con il tempo e con le prove della vita. A questo scopo i vari organismi scolastici e i docenti offriranno diverse possibilità di incontro e riflessione, dettate via via dalle esigenze delle classi, dai momenti liturgici o dalla realtà sociale.
Le ore dedicate all’insegnamento della Religione Cattolica acquisiscono particolare importanza in un progetto educativo che vede la conoscenza della dottrina rivelata come sorgente della saggezza e dell’intelligenza umana.
In un panorama di emergenza educativa, si radica ancora di più la responsabilità della scuola cattolica, che è nata con questo specifico obiettivo e che per tradizione vede nella persona una creatura unica ed irripetibile da educare al fine di far emergere le potenzialità per la propria realizzazione e per quella della società civile.
Infatti, la scuola si sta facendo carico di affiancare altri ambiti educativi, talvolta in difficoltà, per collaborare alla piena formazione degli studenti.
L’impegno sociale e culturale per un cristiano è la logica conseguenza della presa di coscienza della sua natura, che lo porta a lavorare per il bene comune.
Molte sono le pressioni che la nostra epoca esercita sui giovani, chiamandoli ad intervenire a favore dell’accoglienza del diverso, del confronto tra culture pur nell’affermazione dell’identità e dell’appartenenza ad un popolo, della salvaguardia dell’ambiente e di un ambito umanamente vivibile.
Tutti questi spunti si traducono, attraverso l’approfondimento dei vari saperi, in adesione ai valori sottesi, che devono arrivare a condizionare i comportamenti e le pratiche quotidiane.
Programmazione didattica
Centralità della persona dello studente
La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono sempre tener conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, delle sue capacità e fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione.
Lo studente è posto al centro dell'azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. In questa prospettiva, i docenti dovranno pensare e realizzare i loro progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma per persone che vivono qui e ora, che sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato.
Sin dai primi anni di scolarizzazione è importante che i docenti definiscano le loro proposte in una relazione costante con i bisogni fondamentali e i desideri dei bambini e degli adolescenti.
Nella formazione della classe come gruppo si è attenti alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti, alla gestione degli inevitabili conflitti introdotti dalla socializzazione e dai momenti di crescita.
La scuola deve porre le basi del percorso formativo dei bambini e degli adolescenti sapendo che esso proseguirà in tutte le fasi successive della vita. In tal modo la scuola fornisce gli strumenti per apprendere, per costruire e per trasformare le mappe dei saperi rendendole continuamente coerenti con la rapida e spesso imprevedibile evoluzione delle conoscenze e dei loro oggetti. Si tratta di elaborare gli strumenti di conoscenza necessari per comprendere i contesti naturali, sociali, culturali, antropologici nei quali gli studenti si troveranno a vivere e a operare.
Educazione alla cittadinanza
L'obiettivo non è di accompagnare passo dopo passo lo studente nella quotidianità di tutte le sue esperienze, bensì di proporre un’educazione che lo spinga a fare scelte autonome e feconde.
La scuola perseguirà costantemente l’obiettivo di costruire un’alleanza educativa con i genitori. Non si tratta di rapporti da stringere solo in momenti critici, ma di relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative.
L’obiettivo è quello di valorizzare l’unicità e la singolarità dell’identità culturale di ogni studente. La presenza di bambini e adolescenti con radici culturali diverse è un fenomeno ormai strutturale e non può più essere considerato episodico: deve trasformarsi in un’opportunità per tutti. La promozione e lo sviluppo di ogni persona stimola in maniera vicendevole la promozione e lo sviluppo delle altre persone: ognuno impara meglio nella relazione con gli altri. Non basta convivere nella società, ma bisogna creare questa stessa società continuamente, insieme.
Per educare a questa cittadinanza unitaria e plurale a un tempo, una via privilegiata è proprio la conoscenza e la trasmissione delle nostre tradizioni e memorie nazionali: non si possono realizzare appieno le possibilità del presente senza una profonda memoria e condivisione delle radici storiche. A tal fine sarà indispensabile una piena valorizzazione dei beni culturali presenti sul territorio nazionale, proprio per arricchire l’esperienza quotidiana dello studente con culture materiali, espressioni artistiche, idee, valori che sono il lascito vitale di altri tempi e di altri luoghi.
Educazione all’ambiente
In riferimento alla Enciclica “Laudato sii”, Papa Francesco scrive; L’autentico sviluppo umano possiede un carattere morale e presuppone il pieno rispetto della persona umana, ma deve prestare attenzione anche al mondo naturale e «tener conto della natura di ciascun essere e della sua mutua connessione in un sistema ordinato». Pertanto, la capacità dell’essere umano di trasformare la realtà deve svilupparsi sulla base della prima originaria donazione delle cose da parte di Dio. (Laudato sii cap. 5.7-9)
La scuola può e deve educare a questa consapevolezza e a questa responsabilità i bambini e gli adolescenti, in tutte le fasi della loro formazione.
Mission educativa
La Mission della nostra Scuola primaria è articolata nel P.T.O.F. ed è essenzialmente EDUCATIVA, là ove si intende coniugare utilmente l’ISTRUZIONE e la FORMAZIONE per educare l’alunno al “saper essere” e al “saper fare”.
Va oltre il dettato istituzionale perché è condivisa e calibrata al contesto d’appartenenza e ricorre a tutte le risorse interne ed esterne disponibili. In particolare, nel PTOF si vogliono individuare gli obiettivi prioritari della formazione dello studente, come:
Pianificazione strategica e programmata delle azioni didattiche intraprese
Controllo dei processi
Organizzazione delle risorse umane
Misurazione di risultati tramite valutazione formativa
Pubblicizzazione dei risultati all'esterno e alle famiglie
Mission educativa
La VISION della scuola Primaria Mons. Luigi Belloli si ispira ad un sistema formativo aperto ed integrato, fondato sul rispetto della persona ed esplorativo di sempre nuove modalità di cooperazione con l’esterno, in accordo con gli altri ordini di scuola. Il presente documento, predisposto ai sensi dell’art.1 comma 1 della legge 107/2015, si ispira alle finalità in esso contenute ed alle “Linee di indirizzo del DS”, che possono essere così sintetizzate:
affermare il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza e innalzare i livelli di istruzione e le competenze degli studenti, rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento, per contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali, per prevenire e recuperare l’abbandono e la dispersione scolastica, in coerenza con il profilo educativo, culturale e professionale dei diversi gradi di istruzione, per realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva, per garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei cittadini.
garantire da parte delle istituzioni scolastiche la partecipazione alle decisioni degli organi collegiali, la cui organizzazione va orientata alla massima flessibilità, diversificazione, efficienza ed efficacia del servizio scolastico, nonché all’integrazione ed al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, all’introduzione di tecnologie innovative ed al coordinamento con il contesto territoriale.
La Scuola Primaria “Mons. Luigi Belloli” ha posto, come scopo della sua attività, l’educazione integrale della persona, alla luce dei valori evangelici e del carisma della Religione cattolica.
Pertanto, si propone di:
creare un ambiente sereno nella scuola;
sviluppare la personalità del bambino in modo globale;
favorire la progressiva conoscenza di sé e del rapporto con il mondo esterno;
favorire la scoperta dei bisogni fondamentali dell’uomo;
educare ai seguenti valori:
valore della vita;
rispetto di sé e degli altri;
collaborazione fra coetanei;
collaborazione con gli adulti;
responsabilità individuale e collettiva.
L’Istituto “Mons. Luigi Belloli” con la sua filiera formativa ha individuato come bisogni fondamentali il saper essere (il rafforzamento dell’identità), il saper fare (potenziamento delle abilità), il saper capire (la costruzione della conoscenza), il saper riflettere (lo sviluppo del pensiero critico), che si traducono nella richiesta di formazione di un individuo che deve essere:
libero e consapevole;
capace di relazionarsi con gli altri;
curioso di conoscere e capire;
abile nel ricercare i modi più appropriati per conoscere ed imparare;
in grado di progettare da solo e in gruppo.
Le richieste di formazione espresse dal nostro Istituto non si discostano dalle Indicazioni Nazionali per la Scuola Primaria espresse nella Riforma del Sistema Scolastico Nazionale ma le arricchiscono con un modello di formazione che è definito integrale in quanto si esplica come formazione umana, culturale e spirituale.
La nostra offerta didattica cerca di dare risposte ai bisogni formativi di coloro che vi partecipano, si orienta verso la valorizzazione di ciascuno facendo leva sulle emozioni, sulle passioni, sulle capacità di bambini ed adulti, offre proposte diversificate, dalla manualità alla telematica, per rendere possibili l’individuazione e lo sviluppo dei talenti.
Impegnarsi per il successo formativo di ognuno vuol dire predisporre ambienti strutturati con innumerevoli proposte a cui accedere, anche volontariamente e in modo flessibile, per cogliere l’opportunità di scoprire e sviluppare le proprie potenzialità. Sinteticamente possiamo dire che l’offerta formativa si sviluppa nell’educazione, nella didattica, nell’organizzazione e si rivolge ai bambini, ai docenti, alle famiglie, al personale amministrativo e al personale ausiliario.
L’ottica del lavorare in rete e l’appartenenza ad un territorio connotano gli orizzonti condivisi che permeano le attività educative e animano le azioni didattiche.
L’Offerta Formativa della scuola primaria integra gli apprendimenti previsti dal Curricolo nazionale, con le proposte didattiche specifiche delle Cambridge International School per rendere il nostro Istituto una scuola che consenta di raggiungere l’eccellenza sia nell’ambito culturale che umano.
Il percorso è caratterizzato da:
l’adeguamento del Piano Triennale dell’offerta formativa (PTOF) alla vocazione internazionale;
la valorizzazione delle risorse esistenti con specifici percorsi di formazione ed aggiornamento degli insegnanti;
l’acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive sia a livello di personale, sia di dotazioni tecnologiche;
le strategie di valutazione coerenti con gli obiettivi formativi;
lo sviluppo di un curricolo attento alle diversità, sia nel promuovere percorsi formativi inclusivi sia nel valorizzare le eccellenze;
l’adozione di misure che indirizzino la partecipazione delle famiglie alle attività educative.
Particolare rilievo è dato:
alla conoscenza della Lingua Inglese e Spagnola poiché nel contesto europeo l’insegnamento/apprendimento delle lingue straniere ha lo scopo di far acquisire agli alunni gli strumenti fondamentali per estendere le proprie competenze comunicative e porre le basi di un’educazione interculturale.